Allestimenti fiere: quanto impattano e come cambiare

Allestimenti fiere: quanto impattano e come cambiare
  by Giulio Eugeni

risposta è spesso una sola: una enorme quantità di rifiuto. Questo articolo esplora il dietro le quinte di uno stand fieristico, dai costi ai materiali, per arrivare a una proposta concreta: allestimenti in micelio, una soluzione circolare e innovativa che può ridurre drasticamente l’impatto ambientale e aumentare la credibilità sostenibile dell’azienda.

Cosa vuol dire partecipare ad una fiera per un’azienda

Partecipare a una fiera significa investire in visibilità, relazioni e opportunità commerciali. Per una persona responsabile della presenza aziendale in fiera, l'organizzazione è una sfida complessa. Tra le principali variabili da considerare:

  • spazi da prenotare e rispettare in termini di layout e metrature;

  • logistica e trasporto del materiale;

  • allestimento e smontaggio;

  • comunicazione visiva e storytelling del brand;

  • costi ambientali e reputazionali legati all’impronta del proprio stand.

L’allestimento non è solo una voce di costo: è un biglietto da visita tangibile che comunica, consuma risorse e lascia tracce.

Chi progetta gli allestimenti fiere?

Gli allestitori fieristici sono figure specializzate nella progettazione e realizzazione di stand. Lavorano su:

  • ideazione creativa e design;

  • scelta dei materiali (legno, plastica, metallo, tessuti);

  • strutture modulari o su misura;

  • stampa grafica, illuminazione e arredi.

Spesso devono coniugare velocità di montaggio, estetica d’impatto e costi contenuti. Ma raramente il tema della sostenibilità entra in modo strutturale nel brief di progetto, generando soluzioni temporanee e difficili da riciclare.

Quanto costa allestire uno stand in una fiera?

I costi possono variare da qualche migliaio di euro per soluzioni preallestite fino a cifre a cinque zeri per stand personalizzati. Ma il vero costo nascosto è quello ambientale:

  • materiali usati una sola volta;

  • grandi volumi di rifiuti difficili da separare.

Esistono strumenti di LCA (Life Cycle Assessment) che permettono di stimare l’impatto ambientale di uno stand, ma raramente vengono applicati in fase progettuale. 

Cosa succede dopo la fiera?

Finita la fiera, tutto cambia. I pannelli vengono smontati, alcune parti riutilizzate, altre distrutte. Una percentuale significativa degli stand temporanei finisce nei rifiuti, soprattutto nelle fasi di allestimento e disallestimento. Solo dopo possono avviarsi a forme di recupero. Il bilancio di sostenibilità di Fiera Milano per il 2024 mostra che mediamente si producono 7,2 kg di rifiuti per metro quadro espositivo, di cui la frazione indifferenziata (non recuperata) è circa il 30%. Il ciclo lineare “produco-espongo-butto” è ancora dominante, soprattutto per materiali misti o non riciclabili. Anche se le intenzioni sono positive. Come si legge nel report 2024 di Milano Fiera: 

“Fiera Milano riconosce l’importanza cruciale dell’economia circolare nel contesto fieristico e si impegna attivamente a promuovere pratiche sostenibili che riducano l’impatto ambientale, favoriscano il riutilizzo delle risorse e incentivino l’adozione di modelli operativi responsabili. La progettazione degli stand si basa sull’utilizzo di componenti modulari, facilmente smontabili e riutilizzabili, un approccio che non solo riduce significativamente gli sprechi, ma garantisce anche una maggiore efficienza nell’allestimento degli eventi.” 

Allestimenti in micelio: la soluzione che cambia le regole

Quindi, se stai pensando che è il momento di fare qualcosa di diverso, stai pensando bene. Per questo, quando si parla di  allestimenti fiere che aiutino a invertire la rotta e riducano l’impatto ambientale, noi parliamo del micelio. Il micelio è la parte vegetativa dei funghi, capace di crescere su scarti vegetali e trasformarsi in strutture solide, leggere e compostabili. È il riciclatore per eccellenza della natura. Lo sappiamo bene e quindi proponiamo una nuova generazione di allestimenti fieristici realizzati in micelio attraverso un processo di biofabbricazione, che coniuga sostenibilità, estetica e comunicazione efficace.

Perché scegliere il micelio per fiere ed eventi?

Gli allestimenti fieristici non devono essere sinonimo di spreco. Esistono materiali e tecnologie che permettono di creare esperienze visive coinvolgenti e rispettose dell’ambiente. Il micelio è uno di questi: non è solo una soluzione sostenibile, ma una dichiarazione d’intenti visibile, tangibile e credibile. Le ragioni sono tante: 

  • Compostabile al 100%: a fine vita si degrada naturalmente, diventando fertilizzante.

  • Zero rifiuti: non entra mai nella filiera del rifiuto industriale.

  • Carbon negative: assorbe CO₂ durante la crescita.

  • Fatto con scarti: usa fibre di legno di scarto come substrato.

  • Stampato per crescita: l’espositore prende forma naturalmente, senza lavorazioni meccaniche.

  • Texture unica: la superficie ha un effetto seta che attira il tatto del pubblico.

  • Comunicazione visiva personalizzata: stampa su cartone FSC con inchiostri ad acqua.

  • Processo a basso consumo energetico: nessuna chimica, nessun calore industriale.

  • Seconda vita garantita: può essere reimpiegato come compost o nuova base per altri espositori.

Scegliere allestimenti in micelio significa portare in fiera la propria visione, non solo i propri prodotti. Un messaggio potente, che parla a chi guarda oggi e a chi costruisce il domani.